STERILITA’ MASCHILE

Sterilità maschile: l’importanza di una corretta alimentazione

Recenti studi condotti presso la prestigiosa Università di Harvard hanno dimostrato come, curando la propria alimentazione e preferendo determinate categorie di cibi, molti uomini possano superare i propri problemi di infertilità senza bisogno di ricorrere a terapie farmacologiche

Uomini, portate a tavola più pesce crudo e carote! Il suggerimento arriva dagli scienziati americani, che hanno recentemente pubblicato sulla rivista “Fertility and Sterility” i risultati di un importante studio, volto a stabilire le relazioni tra la qualità dello sperma maschile e l’assunzione di alimenti antiossidanti. In particolare i ricercatori statunitensi, guidati dal prof. Jorge Chavarro, hanno dimostrato come il consumo abituale di carote stimoli la fertilità degli uomini, migliorando la qualità dello sperma: straordinariamente ricchi di vitamine, questi preziosi ortaggi arancioni non avrebbero dunque solo la funzione di proteggere la vista e di favorire la produzione di melatonina, ma aiuterebbero in maniera consistente anche a prevenire l’infertilità maschile. Dagli studi è infatti emerso come il consumo di carote e più in generale di ortaggi di colore giallo-arancio (come le patate dolci, il melone o la zucca) innalzi la qualità dello sperma ben del 10%, aiutando gli spermatozoi a muoversi in maniera più rapida per raggiungere l’ovulo e fecondarlo. Anche il consumo di frutta e verdura di colore rosso, come i pomodori, fragole o peperoni, favorirebbe la produzione di spermatozoi sani e di elevata mobilità. Sembra infatti che un’alimentazione ricca di elementi antiossidanti, come quelli contenuti in frutta e verdura colorate, svolga un’importante azione di contrasto sui radicali liberi e che questo a sua volta abbia benefici effetti sull’attività degli spermatozoi, aiutando così a contrastare i problemi di infertilità.

Dal pesce crudo un aiuto per la sterilità maschile

Per ora la ricerca è a livello di laboratorio, ma i risultati finora ottenuti sono incoraggianti: consumare pesce crudo farebbe riacquistare la capacità fertile agli spermatozoi, contrastando il problema dell’infertilità maschile

Manabu Nakamura è un professore associato presso la Facoltà di Agraria dell’Università dell’Illinois, i cui studi sulla sterilità maschile prometteno davvero di rivoluzionare le nostre conoscenze sulla materia. Come risaputo, la testa degli spermatozoi è rivestita dall’acrosoma, una sorta di membrana particolarmente ricca di enzimi, fondamentali nel processo di fecondazione: essa è composta di DHA, un Acido Omega 3, presente in maniera significativa nelle carni di pesci grassi, come il tonno o il salmone. Nakamura ha dimostrato come senza DHA gli enzimi dello spermatozoo non si attivino, provocando condizioni di sterilità: aggiungendo alla propria dieta questo elemento, si potrebbe invece sbloccare la situazione e scoprire finalmente la gioia della paternità.

Problemi di sterilità? Attenzione agli squilibri alimentari!

Da più parti la ricerca scientifica lancia l’allarme: l’aumento di casi di infertilità maschile sarebbe da imputarsi ad un’alimentazione squilibrata, che influirebbe negativamente sulla produzione e la qualità degli spermatozoi

Quanti sono alla ricerca di un figlio, prima di intraprendere terapie mediche, dovrebbero riconsiderare la propria dieta: un’alimentazione ricca di grassi saturi influisce infatti negativamente sulle capacità riproduttive dell’organismo, poiché, come dimostrato da alcuni recenti studi condotti in maniera indipendente da alcuni scienziati danesi e americani, l’eccessiva assunzione di grassi riduce oltre il 40% la produzione di spermatozoi, creando a lungo andare condizioni di vera e propria sterilità. Le stesse ricerche hanno inoltre rilevato come gli uomini, che seguono una dieta ricca di grassi polinsaturi omega-3, presentano invece spermatozoi molto più vitali ed efficienti: per contrastare la sterilità maschile è dunque consigliato limitare l’assunzione di grassi animali, carni e formaggi, e privilegiare invece elementi di origine vegetale ed il pesce, particolarmente ricchi di antiossidanti e di omega-3, a tutto vantaggio della propria fertilità e anche della salute generale. Accanto alla dieta, altri fattori che possono agire da rinforzo alla sterilità maschile sono il consumo di alcol, fumo e stupefacenti. Al pari delle proprie compagne, anche gli uomini che desiderano avere un figlio dovrebbero seguire uno stile di vita sano, bandendo tutti i pericolosi nemici della propria salute (e della propria fertilità), prestando attenzione all’alimentazione e possibilmente dedicandosi quotidianamente a della sana attività fisica, ancor meglio se all’aria aperta. Contrastare l’infertilità può talvolta rivelarsi molto più semplice del previsto ed avere ricadute positive sul benessere generale della persona: l’importante è impegnarsi con costanza, sostenuti dal proprio desiderio di diventare padri. Infine, qualora questi accorgimenti non dessero i risultati sperati, i trattamenti medici per la cura della sterilità sono sempre più all’avanguardia, con complicazioni ridotte ormai al minimo e accresciute possibilità di successo nella cura dell’infertilità maschile e femminile: l’importante è rivolgersi ad un centro medico qualificato nelle terapie per la sterilità, che sappia valutare attentamente il nostro caso e scegliere la metodologia più adatta ai nostri bisogni.

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